GROSSETO ore 16:14:00 del 16/01/2015 - Categoria: Cronaca, Politica
Le religioni, per quanto se ne dica e per quanto si afferma, portano con se messaggi di pace, ma i fatti sono tutt’altro che benevoli. Prima le crociate, poi le sante inquisizioni, ora il problema dell’Islam estremista: le religioni stanno portando soltanto problemi all’uManità.
Siamo in guerra e prendiamo coscienza che siamo solo agli inizi. È la prima volta dai giorni di Adolf Hitler che le sinagoghe in Francia sono state chiuse di sabato. Tuttavia, è unicamente il tragico e spaventoso attentato al giornale Charlie Hebdo che ha scosso gli europei: i molti e continui attentati ai singoli ebrei e alle comunità ebraiche in tutta Europa in questi anni hanno turbato qualcuno, ma per quasi tutti si è trattato “solo” di ebrei. Parimenti non ci sono stati sgomento e allarme per il fatto che da anni ormai, giustamente, gli ebrei francesi abbandonino la “laica” Francia. Così accade in molti altri Paesi europei e il motivo è il medesimo, ovvero il dilagare del terrorismo di matrice islamista, con il suo carico di odio antisemita.
Molti intellettuali e politici sostengono che il problema non è l’Islàm, ma ilterrorismo. È come dire che il cristianesimo non è l’antisemitismo ol’antigiudaismo. Certo! Tuttavia è innegabile che l’antisemitismo e l’antigiudaismo sono stati problemi profondi propri del cristianesimo (e non solo). La violenza e il fanatismo, la sottomissione religiosa e il terrore non esauriscono l’Islàm, ma sono un problema religioso che in qualche modo riguarda l’Islàm. L’autocritica dell’Islàm (assieme alla critica laica esterna) su questo punto sembra difettare.