(Napoli)ore 08:01:00 del 29/11/2018 - Categoria: , Ambiente, Curiosità
Sono stati minuti di apnea al centro di controllo missione al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena. Poi, quando sette minuti dopo l’inizio della manovra di frenata, è giunto il segnale che InSight aveva toccato il suolo di Marte ed era tutto perfettamente in funzione, tra i tecnici è scoppiato un grande applauso e sono iniziati gli abbracci e i brindisi.
La sonda della Nasa è sopravvissuta a sei mesi di viaggio e soprattutto all’entrata nella tenue atmosfera marziana alla velocità di 19.800 chilometri all’ora. InSight ha subito trasmesso la prima l’immagine, non molto limpita probabilmente a causa della polvere creata dall’atterraggio, ma in cui si vede l’orizzonte.
Sette minuti dopo la grande frenata iniziata alle 20.47, le tre gambe di InSight si sono posate sul suolo rosso di Elysium Planitia, vicino all’equatore marziano, a 146 milioni di chilometri dalla Terra. Finché è arrivato il segnale «tutto ok, sto bene». Nelle prossime ore la sonda dovrà dispiegare i grandi pannelli solari per l’alimentazione degli strumenti. Pochi minuti dopo l’arrivo felice il vice presidente degli Stati Uniti Mike Pence ha inviato alla Nasa un tweet di congratulazioni, ricordando che quella di oggi è l’ottava missione americana di successo (su 9) su Marte.
"L’arrivo della sonda della Nasa InSight – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Agenzia Spaziale Italiana Piero Benvenuti – rappresenta un punto di sviluppo effettivo per tutta l’umanità. La ricerca scientifica e le conseguenti scoperte aprono infatti notevoli possibilità di conoscenza dell’Universo e della sua evoluzione. L’impegno italiano, anche grazie all’Agenzia Spaziale Italiana, in questa contesto è elevato e siamo in prima linea nell’esplorazione di Marte. Potremmo dire che non c’è sonda che studi Marte senza il contributo italiano. A bordo del lander di Insight è presente Larri, un microriflettore di ultima generazione sviluppato dall’Infn con il supporto dell’ASI, fornirà la posizione accurata del lander durante l’esplorazione di Marte. Non posso poi non ricordare il coinvolgimento della Sardegna Deep Space Antenna, la grande parabola sarda del radiotelescopio SRT, che ha ricevuto i dati e seguito le fasi di atterraggio di InSight. La sonda USA apre la strada alle due successive missioni marziane: ExoMars 2020, missione dell’ESA a guida italiana scientifica e industriale e quella sempre statunitense Mars2020. Entrambe porteranno sul suolo del pianeta rosso un rover. In particolare ExoMars studierà per la prima volta il sottosuolo marziano fino a 2 metri nella speranza di trovare tracce di una evoluzione biologica passata o presente. Tutto quel che riusciamo a scoprire del pianeta più simile alla Terra ha una valenza scientifica e filosofica di grande portata per tutti noi".